Harley-Davidson Dyna Low Rider 2014 [VIDEO] - Motoblog

2022-10-14 23:26:24 By : Mr. Alan Lee

Dopo il SuperLow 1200T, la prima delle tre novità di casa Harley-Davidson che vi abbiamo descritto, ecco il Dyna Low Rider, un modello che tra gli appassionati della Casa di Milwaukee non ha bisogno di presentazioni, visto che è apparso per la prima volta nel 1977. Come per molti altri modelli H-D si tratta di un gradito ritorno, visto che il FXDL è rimasto in listino fino al Model Year 2009, ma per il 2014 si presenta rinnovato in molti dettagli.

Un po’ di storia: nel 1971 Willie G. Davidson introdusse sul mercato la FX Super Glide, costruita “mischiando” il telaio e la sospensione posteriore della the FLH Electra Glide (ma anche il motore, privato dell’avviamento elettrico) con la forcella di piccole dimensioni della XLH Sportster. Il risultato fu appunto la FX, dove la sigla FX significata Factory Experimental ma evidenziava anche il connubio tra i due modelli FLH e XL prendendo la prima lettera dalla sigla di ognuno Nel 1974 a questo modello si aggiunse la FXE con avviamento elettrico ed entrambi ricevettero il serbatoio in un pezzo solo che sostituì il Fat Bob utilizzato dalla FL.

Alla Daytona Bike Week del 1977, quindi esattamente 37 anni fa, Harley-Davidson presentò il suo primo factory custom. La famiglia Dyna doveva ancora arrivare (nel 1991) e dunque il modello si chiamava semplicemente Low Rider, contraddistinto dalla sigla FXS. Equipaggiato con il bicilindrico Shovelhead da 1200 cc, era contraddistinto dalla forcella allungata inclinata di 32°, dagli ammortizzatori ribassati, che ponevano la sella ad appena 660 mm da terra.

Altre caratteristiche erano il manubrio drag style, le ruote in Mag a sette razze in alluminio con pneumatici a lettere bianche, l’impianto frenante a doppio disco e lo scarico due in uno con terminale slash cut. Divenne il modello Harley più venduto di quell’anno, quando tutti e tre i modelli (FX, FXE e FXS) ritornarono a utilizzare il serbatoio doppio Fat Bob, sulla cui sommità compariva il dashboard con la strumentazione.

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Nel 1982 venne introdotto il modello FXR “rubber mounted” con un telaio differente e più leggero, che presto andò a equipaggiare anche il Low Rider, il quale nel 1983, proprio a seguito di questa modifica, venne siglato FXRS. Nel frattempo, con l’introduzione a partire del 1984 del motore Evolution 1340, anche questo modello beneficiò del nuovo V-Twin, con trasmissione finale a cinghia, che erogava 47,6 cavalli a 4.900 giri, per una velocità massima di poco superiore ai 160 km/h, perdendo però il secondo disco anteriore.

Nel 1991 fu invece la volta del primo modello Dyna, il FXDB Sturgis, con telaio completamente ridisegnato al CAD, mentre di lì a poco tutti i modelli della famiglia Dyna vennero contrassegnati con il prefisso FXD. Il 1994 fu infatti l’ultimo anno di produzione del FXR e del FXSR Low Rider il quale, “convertitosi” al telaio Dyna, nel 1995 ricomparve in listino aggiornato con il nome completo di FXDL Dyna Low Rider. Il nuovo modello era decisamente rinnovato e tra le modifiche c’erano i cerchi a raggi e il manubrio buckhorn.

Il resto è storia più o meno recente, con l’introduzione del motore Twin Cam 88 da 68 cavalli nel 1999 e l’iniezione elettronica opzionale a partire dal 2004 con il modello FXDLI e il Twin Cam 96 con iniezione di serie del 2007, che riportò la sigla a FXDL. Prodotto fino al 2009, il Dyna Low Rider si è dunque preso un lustro prima di ricomparire sul mercato, più agguerrito che mai.

Il Model Year 2014 si ripropone come una cruiser completamente nuova, con lo stile old school ma con le prestazioni moderne del suo Twin Cam 103 da 126 Nm a 3500 giri, dotato di iniezione elettronica sequenziale ESPFI e rilascio automatico della compressione ACR unitamente alla trasmissione Cruise Drive a 6 marce. Il gruppo motore-trasmissione sul Low Rider è rifinito con rivestimento nero a effetto raggrinzante a polvere e coperchi cromati, mentre lo scarico è di tipo due in uno.

A livello ciclistico, la forcella ha gli steli da 49 mm, mentre gli ammortizzatori posteriori sono regolabili nel precarico molla e la sella è alta da terra solo 680 mm. I cerchi in lega a cinque razze sdoppiate con pneumatici Michelin Scorcher nelle misure 100/90B19 davanti e 160/70B17 dietro. L’impianto frenante si avvale di due dischi all’avantreno (come su Fat Bob) ed è fornito di serie di ABS.

Utilizzando lo stesso processo di sviluppo focalizzato sul cliente che ha portato al Project Rushmore per i modelli Touring, il nuovo Low Rider è stato progettato per soddisfare le esigenze di un gran numero di guidatori, grazie alla posizione di guida sicura e confortevole, senza accessori aggiuntivi. L’aspetto ergonomico è stato preso molto in considerazione e su questo modello e si basa su tre caratteristiche: una sella a due posizioni e un supporto per manubrio regolabile, che possono essere facilmente regolati dal concessionario o dal guidatore usando dei semplici attrezzi, e infine le pedane avanzate.

A questo proposito Paul Weiss, Lead Engineer del progetto Low Rider, ha affermato:

“Volevamo che il nuovo Low Rider ottenesse il più ampio consenso e abbiamo lavorato in tre fasi per raggiungere l’obiettivo. Abbiamo iniziato a raccogliere le opinioni di diversi tipi di motociclisti, e poi abbiamo utilizzato simulazioni avanzate al computer per la postura e le posizioni di guida per progettare il posizionamento ottimale dei comandi per il guidatore. In seguito abbiamo dovuto progettare soluzioni che potessero entrare in produzione. IIspirati dall’idea che in un’autovettura basta regolare la posizione del sedile per raggiungere i comandi, abbiamo concepito la sella Low Rider a due posizioni che si può spostare in avanti o indietro di 1,5 pollici (38 mm). Aggiungendo anche il manubrio regolabile, siamo in grado di sistemare qualsiasi motociclista. L’ultima modifica è stata il riposizionamento delle pedane due pollici (51mm) più avanti rispetto alla precedente posizione intermedia della Dyna.”

I reparti Engineering e Styling di Harley-Davidson hanno collaborato alla progettazione della sella con cuscino rimovibile, fissato da due viti nascoste, per fornire un’ampia gamma di posizioni di seduta. La nuova visiera faro è fissata alla piastra superiore e funge da base per il supporto del manubrio regolabile, fissato da quattro bulloni a testa esagonale di facile accesso.

Questa volta è Tony Pink, Lead Stylist, a spiegare il concetto:

“Il Low Rider rappresenta l’intensa collaborazione tra gli staff di Styling e Engineering di Harley-Davidson. Lo staff di Engineering ha creato alcune soluzioni innovative per migliorare il confort del Low Rider, mentre la squadra di Styling è riuscita con successo a integrare tali caratteristiche mantenendo quelle finiture di qualità che i clienti associano ad Harley-Davidson. Il nostro team di Styling ha concepito una nuova motocicletta con un’attrattiva universale e vigorosa. L’utilizzo della vernice nera ad effetto raggrinzante sul gruppo motore-trasmissione, cerchi, console e finiture sono gli elementi chiave del nuovo look. La visiera e il faro sospeso sono altri elementi chiave di stile che abbiamo voluto su questo Low Rider. Come l’originale, questo nuovo Low Rider è dotato di cerchi in lega a cinque razze. Il risultato è un purosangue, classico Harley-Davidson.”

Anche il Dyna Low Rider verrà introdotto sul mercato nella prima metà del 2014, con un prezzo a partire da 16.200 euro per il Vivid Black. Per le altre due verniciature bicolore Brilliant Silver/Vivid Black e Amber Whiskey/Vivid Black il prezzo sarà invece di 16.900 euro.

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